Agrigento scelta come capitale della cultura italiana 2025

Nuovo slancio per la Sicilia sulla scia del fenomeno tv "White Lotus" e "Amanda & Alan's Italian Job" della BBC

Agrigento scelta come capitale della cultura italiana 2025

 

Agrigento, una delle mete tra le più amate dagli inglesi, da alcuni giorni vanta un motivo in più per essere visitata, soprattutto nel 2025, quando diverrà la capitale italiana della cultura mantenendo questo titolo per ben due anni consecutivi.

La nomina è avvenuta pochi giorni fa battendo la concorrenza di Aosta, Assisi, Asti, Bagnoregio, Monte Sant’Angelo, Orvieto, Pescina, Roccasecca e Spoleto.

La capitale italiana della cultura nasce come iniziativa governativa nel 2014 con l’obiettivo di promuovere progetti e attività di valorizzazione del patrimonio italiano, sia materiale che immateriale, attraverso una forma di confronto e di competizione tra le diverse realtà territoriali, incentivando così la crescita del turismo e dei relativi investimenti.

In termini pratici, la capitale italiana della cultura è una città designata ogni anno dal Ministero della cultura e scelta da una commissione di sette esperti nominata dallo stesso ministero che, per il periodo di un due anni ha la possibilità di mettere in mostra la sua vita e il suo sviluppo culturale.

Il presidente della giuria di questa nuova edizione è stato il giornalista Davide Maria Desario, direttore responsabile di “Leggo” che ha così commentato , in occasione della cerimonia di assegnazione del titolo ad Agrigento (in basso il video promozionale) alla quale ha presenziato il ministro Sangiuliano: “Le dieci città con i loro progetti hanno dimostrato capacità organizzativa, visioni e valorizzazione delle ricchezze del territorio. Ma con serietà e responsabilità non hanno voluto nascondere anche le loro fragilità. Anzi le hanno spesso messe al centro dei progetti per valorizzarle e trasformale in punti di forza. Realizzando un programma culturale ricco di teatro, cinema, musica, poesia, archeologia e qualsiasi altra forma di arte per le quali il nostro Paese fa invidia al mondo.

Al centro Davide Maria Desario, insieme al ministro Sangiuliano, il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè e i colleghi degli altri comuni candidati

“Abbiamo visto e sentito professionalità, passione, convinzione – ha aggiunto Desario – un grande senso di squadra capace di unire campanili e ideologie. Ma soprattutto, a detta anche di coloro che hanno seguito le passate edizioni, la qualità complessiva dei progetti si è innalzata sensibilmente. Segno che l’iniziativa Capitale della Cultura sta crescendo sempre di più. Come ho già avuto di dire personalmente ad ogni sindaco: è vero che ci sarà una sola città capitale della cultura italiana 2025, ma le altre nove devono essere orgogliose di aver raggiunto la fase finale e consapevoli che il loro progetto è interessante e valido e merita di andare avanti“.

Questa speciale assegnazione attribuita ad Agrigento, la quale già si sta preparando a due anni intensi di iniziative culturali ed eventi di ogni genere, permette più in generale alla Sicilia di conquistare maggiore attenzione tra i turisti italiani così come quelli internazionali.

Nel corso degli ultimi mesi il fenomeno White Lotus, la serie tv americana  HBO che mostra altri aspetti del territorio, così come Amanda & Alan’s Italian Job che ha raccontato sulla BBC l’acquisto e la ristrutturazione di una rudere a Salemi nel progetto “Case a 1 euro”, hanno dato maggiore visibilità su scala internazionale all’Isola che ha registrato un aumento delle prenotazioni soprattutto da parte del pubblico americano e inglese. E lo stesso sicuramente avverà nel corso del 2025 e 2026 quando gli occhi saranno tutti puntati su Agrigento.

(In alto nella foto una veduta della Valle dei Templi @ Pixabay)