
Il capo del governo inglese ha parlato di lavoro ed economia, ed è sembrato sulla difensiva; il leader dell’opposizione si è concentrato sull’aumento delle diseguaglianze sociali, ed è apparso più a proprio agio. È questa l’analisi del primo testa-a-testa in TV fra il premier britannico David Cameron e il capo dei Laburisti Ed Miliband – ieri sera su Channel 4 – da parte del docente di Politica alla Open University Geoff Andrews.
“Miliband è stato decisamente il migliore – dice a Londra Italia il professor Andrews – ed anche gli indecisi lo avranno apprezzato. È stato piu aperto, franco e onesto, anche meno inibito: ad esempio, è stato pronto a descriversi socialista ed a prendere le distanze dai nuovi laburisti. Cameron si è tenuto sulla difensiva, più attento a limitare i danni che a rilassarsi col pubblico”.
Secondo il prof Andrews, ovviamente la campagna elettorale di Miliband tiene conto delle questioni di immagine, ma essere sembrato più aperto in TV è stata una buona mossa. “Vedremo come andrà – dice Andrews – sarà interessante vedere i sondaggi”.
Gia ieri sera il quotidiano inglese The Guardian ha diffuso i primi risultati di un sondaggio immediato fra un panel di 1.123 spettatori del programma: Cameron l’ha spuntata con il 54% dei consensi (The Guardian/ ICM).
Il primo confronto in TV tra i due leader inglesi prima delle elezioni politiche di Maggio non è stato un faccia a faccia in senso stretto: ad ognuno è stata dedicata una intervista – condotta dal giornalista Jeremy Paxman – e poi la parola è stata data al pubblico. Sullo schermo TV sono apparse le domande, mentre su Twitter le risposte venivano commentate e rilanciate attraverso l’hashtag #BattleForNumber10.
Sul tavolo si è parlato anche della riforma del servizio sanitario pubblico NHS: alla domanda se sarà privatizzato, Cameron ha risposto raccontando di una corsa notturna al pronto soccorso quando il proprio figlio si è ammalato, ed ha risposto che è favorevole alla privatizzazione se questa consentirà di mantenere gratuiti i servizi sanitari. Il fuoco incrociato di domande ha riguardato anche i tagli alla spesa pubblica, l’aumento delle tasse, la patata bollente del debito pubblico e l’annosa questione del rapporto tra la Gran Bretagna e l’Unione Europea.
90 minuti di attualità, con spazio anche per la tipica ironia britannica: la prima domanda per Miliband è stata “ma perché sei così gloomy?” (Perché sei cosi fosco?) e non sono mancati i riferimenti al sandwich di cui hanno parlato molti tabloid.
Un confronto decisamente differente da quelli italiani. Geoff Andrews ha scritto numerosi saggi sulla politica del nostro Paese, compreso un libro su Berlusconi, ed è un commentatore abituale nelle TV inglesi sulle vicende politiche italiane: “Una differenza con l’Italia – spiega – è che Berlusconi sembrava sempre che dettasse l’agenda nei confronti TV, specie sui canali televisivi principali. Durante un dibattito con Prodi, ad esempio, Leoluca Orlando consigliò a Prodi, via sms, che il modo migliore per fronteggiarlo era “essere “più noioso possibile”.
Francesca Marchese
@fmarchese_
Londra, 27/3/2015