Il Regno Unito da alcune settimane sta registrando una crescita considerevole dei contagi da coronavirus arrivati a quota 612mila nelle ultime 24 ore.
Un dato che, fino a una settimana fa non destava preoccupazione per il fatto che a controbilanciare i numeri di nuovi pazienti ospedalizzati e vittime erano rimasti invariati. Invece, anche in questi ultimi due casi, la crescita registrata nel corso degli ultimi giorni ha iniziato ad essere considerevole: 904 le vittime nell’ultimo giorno con un +22% rispetto allo stesso periodo di sette giorni fa, e 14.063 i nuovi ospedalizzati, +19% nel medesimo frangente temporale.
Per tale motivo che l’NHS, in accordo con il governo britannico, ha deciso di anticipare di qualche settimana la somministrazione della quarta dosa, ribattezzata “Spring booster”, a circa 5 milioni di persone che rientrano nella categoria dei vulnerabili: ospiti delle case di cura, gli over 75 e le persone immunodepresse di qualsiasi fascia d’età a partire dai 12 anni.
La campagna è entrata nel vivo in questi giorni e, secondo quanto dichiarato dai responsabili del servizio sanitario nazionale, sono già state contattate le prime 600mila persone.
“Purtroppo stiamo ancora vedendo un gran numero di persone gravemente malate in ospedale con Covid, quindi rimane fondamentale che le persone più a rischio si facciano avanti quando sono invitate a farlo – ha detto Nikki Kanani, responsabile dell programma di vaccinazione dell’ NHS -. La risposta della popolazione britannica al programma è stata fino ad ora incredibile, la più grande mai registrata nella storia del servizio sanitario pubblico del paese, con più di nove persone su 10 di età pari o superiore a 75 anni che hanno ricevuto il loro primo booster. Ma ora serve fare un ulteriore sforzo per sentirsi ancora una volta protetti contro il coronavirus, e rendersi disponibili a ricevere la quarta dose“.
Per conoscere quando la nuova dose verrà offerta al resto della popolazione servirà attendere ancora alcune settimane in attesa che gli esperti evidenzino gli effettivi benefici di questa nuova fase della campagna e se, di conseguenza, sarà necessario ampliarla anche a tutti gli altri o potrà essere rallentata.
La campagna vaccinale in UK, ricordiamo, ha prodotto oltre 117 milioni di vaccinazioni dal dicembre 2020, tra le quali 32 milioni di richiami. Per maggiori informazioni sullo “Spring booster” questo il sito internet ufficiale.