Il riscaldamento globale è stata una delle emergenze del 2020 e quindi, ora che il nuovo anno sta per cominciare, conviene fare dei propositi per cercare di combatterla. Ecco allo quattro idee per tentare di ridurre l’impronta di carbonio che l’uomo lascia sulla Terra, distruggendo le sue risorse. Si tratta di suggerimenti semplici, da applicare nella vita pratica, per cercare di diventare più ecologici.
Il movimento diventa verde
Uno degli ambiti in cui lavorare per ridurre l‘impronta di carbonio è quello dei viaggi e degli spostamenti. Si potrebbe ad esempio insistere con il telelavoro, se possibile, in modo da ridurre il pendolarismo e quindi l’uso dei mezzi di trasporto, che inquinano. In questo senso, poi, potrebbe rivelarsi utile decidere di comperare un’auto elettrica. Anche perché entro il 2025 metà delle nuove auto in vendita saranno elettriche e dal 2030 non si potranno più acquistare macchine che siano a benzina o diesel. Quindi scegliere adesso di passare all’ibrido o all’elettrico significa cominciare in anticipo a salvare il Pianeta. Ovviamente, l’opzione delle due ruote rimane vincente e la bicicletta può essere un’alternativa ecologica per gli spostamenti adatta a tutta la famiglia.
La rivoluzione comincia in casa
L’altro ambito in cui impegnarsi per ridurre l’inquinamento è quello della casa. Nel senso che conviene scegliere case con servizi ecologici, che abbiano ad esempio pannelli solari oppure riscaldamento a pavimento e doppi vetri, dato che il risparmio di energia permette di ridurre il nostro impatto sull’ambiente. Allo stesso modo ci sono piccole abitudini da assimilare. Ad esempio, non dimenticate di spegnere le luci quando si esce da una stanza, evitare di lasciare gli apparecchi in stand by quando non servono, usare il più possibile la luce solare. E poi scegliere elettrodomestici con programmi a risparmio energetico, optare per le lampadine a led, usare lavatrice o la lavastoviglie con acqua fredda e solo quando sono a pieno carico. Abitudini semplici, ma che insieme consentono di non sprecare energia. Nella scelta del provider elettrico, infine, si può cercare di avere un occhio di riguardo per le compagnie che hanno dimostrato di avere a cuore l’ambiente e la sua protezione.
Seduti a tavola, ci si impegna per gli oceani
Ancora, quando si sta a tavola si può cercare di ridurre l’impronta di carbonio e anche di impegnarsi per proteggere gli oceani. Come? Anzitutto cambiando dieta, visto che la carne rossa e i latticini hanno un impatto ambientale notevole, tanto che molte ricerche hanno segnalato come la popolazione nelle nazioni ricche dovrebbe ridurre il consumo di questi alimenti per cercare di affrontare la crisi dell’ambiente e anche per migliorare la propria salute. Secondo gli esperti, l’ideale sarebbe diminuire del 20 per cento il consumo di carne entro il 2030 e del 35 per cento entro il 2050 e modificare le abitudini alimentari, privilegiando le produzioni di tipo vegetale. Anche comperare nei negozi di vicinato o creare il proprio piccolo orto, in giardino o sul balcone, giova all’ambiente e riduce le tracce di carbonio, che l’uomo lascia nella Natura. Infine, bisognerebbe imparare a privilegiare i prodotti di stagione, così da evitare che vengano spediti da lontano, con costi pesanti in termini di inquinamento.
L’ambiente va vissuto e protetto
Infine, il rapporto dell’uomo con l’ambiente deve cambiare e ritornare alle origini. Nel senso che occorre vivere di più all’aria aperta e godere degli spazi naturali, imparando quindi a proteggerli perché sono lo spazio dove trascorriamo il tempo e dove viviamo esperienze degne di essere ricordate. Secondo il Climate Change Comittee creato dal governo, il Regno Unito dovrebbe diventare un paese più verde, con alberi che occupino il 15 per cento del paese entro il 2035 e poi il 18 per cento entro il 2050. Un progetto ambizioso, a cui tutti possono collaborare. Anche regalando ai propri figli l’adozione di un albero per un compleanno o una festività: un gesto che li sensibilizzi. Va da sé infatti che le nuove generazioni vanno ispirate ed educate, anche chiedendo loro di definire dei propositi ecologici per il 2021.
Articolo realizzato con il supporto di Green Network Energy – la prima azienda italiana di energia nel Regno Unito