“Quando la mafia è nei guai, chiama a raccolta le sue donne,” sosteneva il procuratore Antonio Laudati.
Il ruolo della donna nelle organizzazioni mafiose italiane è da sempre caratterizzato da una certa ambiguità. Se da un lato, infatti, la donna è spesso rappresentata in qualità di vittima di una struttura patriarcale e paternalistica, dall’altro, partecipa ed è complice.
Su questo si basa il mini festival organizzato da CinemaItaliaUK che ha l’obiettivo di indagare, attraverso produzioni per il grande schermo, il ruolo della donna nel mondo del malaffare. Sarà anche un modo per celebrare sempre la donna in occasione dell’8 marzo, dato che le proiezioni anticiperanno di pochi giorni le celebrazioni.
L’appuntamento sarà per il 4 e 5 marzo presso The Garden Cinema (39-41 Parker St – WC2B 5EF).
Il sabato alle 15.30 sarà proiettato il corto “Stay behind” (il quale verrà proiettato anche la domenica alle 16.30) di Federica Schiavello con un’introduzione speciale della dottoressa Felia Allum, professoressa di criminalità organizzata comparata e corruzione. “Antonella è la figura nascosta di Stay Behind, un’operazione segreta contro la minaccia comunista, fondata da Nato e CIA. Un lato infame della storia che collega mafia e politica fino al 1993. Basato su fatti realmente accaduti”, come racconto la regista.
Sempre sabato alle 16.45 sarà la volta di “Una femmina – Il codice del silenzio” di Francesco Costabile. Presentato alla Berlinale 72 lo scorso anno e in parte ispirato a “Fimmine Ribelli” di Lirio Abbate, rappresenza l’esordio alla regia di Costabile. “Una femmina è dedicato a tutte le vittime della ‘Ndrangheta, ma in particolare alle donne, che devono combattere non solo il sistema criminale ma anche quello patriarcale, spesso contrapponendosi alle proprie famiglie. Le interpretazioni autentiche e la realizzazione cinematografica coinvolgente rendono il primo lungometraggio di Costabile imperdibile”, questo il commento di Carolina Kravina di Raindance Film Festival 2022.
Domenica alle 17.30 verrà proiettato “Prima Donna, La ragazza di domani” di Marta Savina (in alto una foto). “Una storia sentita e potente che affronta la difficoltà di essere una donna di fronte a una società patriarcale con codici morali ineludibili. Una storia di resilienza, autoaffermazione di fronte all’umiliazione e alla ricerca della giustizia. Questo avvincente primo lungometraggio di Marta Savina, ambientato nella Sicilia degli anni ’60, è basato sulla storia vera di una giovane donna costretta a sposarsi violentemente e che lotta per la giustizia“, così è stato commentato dal BFI – British Film Institute.
A questo indirizzo internet è possibile prenotare i biglietti per le singole proiezioni al costo di £12 (adulti)