Pre e Settled Status, termini scaduti per richiederli. Ma per i ritardatari c’è ancora una chance

L'Home Office accettava le domande fino allo scorso 30 giugno. Ecco come fare per presentarle fuori i termini

Pre e Settled Status, termini scaduti per richiederli. Ma per i ritardatari c’è ancora una chance

 

Il 30 giugno 2021 ha segnato la fine del periodo di grazia durante il quale era ancora possibile fare per la prima volta domanda di pre-settled o settled status. Ora la Brexit è una realtà ed alcuni cittadini dell’UE hanno già sbattuto contro il muro delle nuove leggi di immigrazione britanniche.

I non europei che risiedono in UK sono ben consapevoli di quanto sia difficile ottenere e rinnovare un permesso di soggiorno, ma per noi italiani è ancora strano pensare che, se non siamo in regola con le imposizioni burocratiche dell’Home Office, potremmo essere detenuti, espulsi o rimandati indietro alla frontiera.

E’ molto importante essere sicuri di poter mantenere il proprio status di residenza legale, per continuare a vivere tranquillamente nel Regno Unito. Quindi vediamo a cosa bisogna stare attenti se si ha un permesso di soggiorno basato sul EUSS Settlement Scheme.

Chi ha il settled status può stare tranquillo. Infatti questo permesso è a tempo indeterminato e si può perdere in rari casi, quali assenze continuative di cinque anni o più, oppure condanne penali.
Chi invece ha il pre-settled status, deve ricordarsi di fare domanda di settled status al completamento di cinque anni di residenza in UK, ed in ogni caso prima della scadenza del pre-settled stesso.

Domande tardive possono comportare conseguenze anche gravi. Infatti rimanere nel Paese senza un valido permesso di soggiorno significa diventare overstayers. Oltre al rischio di espulsione, gli overstayers perdono il diritto a lavorare, studiare, affittare casa e possono essere detenuti prima di essere rimpatriati.

Un’altra conseguenza di essere overstayers, è che anche se poi si dovesse riuscire ad ottenere un nuovo permesso di soggiorno, il periodo di residenza illegale peserà su eventuali domande immigratorie successive e su richieste volte ad ottenere la cittadinanza britannica.

Se avete fatto domanda di pre-settled o settled status entro il 30.06.2021 e non avete ancora ottenuto risposta, non dovete preoccuparvi. L’Home Office ha ricevuto tantissime richieste ed i tempi decisionali si sono molto allungati, specie in caso di domande che hanno richiesto il caricamento di documentazione a supporto.

Assicuratevi però di avere effettivamente inviato la vostra domanda. è già successo infatti che qualcuno ha eseguito la procedura identificativa con la App del cellulare ma non ha poi completato il procedimento. Se avete inviato correttamente la vostra richiesta di pre-settled o settled status, dovreste avere ricevuto immediatamente una email da parte dell’Home Office a conferma di ricevuta.
Successivamente, l’Home Office invia una seconda email, contenente un allegato in PDF, il certificate of application, che conferma ricezione di domanda valida. Questa seconda email può arrivare dopo pochi minuti o dopo varie settimane dall’invio della richiesta.



Il certificate of application è importante per dimostrare il proprio diritto a lavorare e risiedere in UK fino a quando riceverete la decisione. Se non trovate più la mail con questo allegato, dovreste poter scaricare una copia entrando nella vostra domanda online tramite l’inserimento di numero di passaporto e data di nascita.

Chi non ha ancora fatto domanda di pre-settled o settled status, e pensa di averne diritto, può ancora farne richiesta, ma dovrà dimostrare di avere reasonable grounds, cioè buone ragioni per non aver presentato la domanda nei termini. Starà poi all’Home Office decidere se le ragioni e prove inviate siano sufficienti.

In caso non abbiate diritto a presentare domanda nell’ambito dell’EUSS Settlement Scheme, potete comunque entrare in UK e rimanerci fino a sei mesi continuativi, senza bisogno di visto di ingresso. In tal caso però avrete lo status di visitors, e non potrete lavorare, usare il servizio sanitario se non per emergenze, o iscrivervi a corsi di studio di lunga durata. Per svolgere queste attività servono infatti dei visti specifici quali lo Skill Worker o Student visa.


L’autrice di questo articolo è Gabriella Bettiga director di MGBe Legal. Per contattarla gabriella@mgbelegal.com

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