Ingresso in UK: nuove regole dal primo ottobre. Solo passaporto al controllo (se non si ha il pre o settled status)

Sono anche altre le esenzioni che consentono di esibire la carta d'identità. Ecco quali

Ingresso in UK: nuove regole dal primo ottobre. Solo passaporto al controllo (se non si ha il pre o settled status)

 

Il 30 giungo scorso è terminato il periodo di grazia durante il quale, avendone i requisiti, era ancora possibile fare domanda di pre-settled o settled status. Chi ha ottenuto questo status può tranquillamente entrare ed uscire dal Regno Unito senza paura di essere fermato alla frontiera.

Bisogna ricordare però che il documento di identità usato per fare la domanda di pre o settled status va aggiornato tramite il portale di gov.uk in caso sia stato cambiato.

Dal 1 ottobre 2021, solo chi ha un permesso di soggiorno, di lavoro stabile (skilled worker) o come lavoratore frontaliero (frontier worker permit), un visto studentesco o entra per un trattamento sanitario ai sensi dell’accordo S2 Healthcare potrà usare la carta di identità per entrare ed uscire dal Paese. Tale documento dovrà essere valido per l’espatrio e non essere danneggiato in alcun modo.

Per ora l’uso della carta di identità per chi ha il pre-settled o settled status è consentito fino al 31 dicembre 2025. La patente di guida invece non è un documento di viaggio, e non potrà essere utilizzato in nessun caso.



Chi viene come turista o visitor ha bisogno di un passaporto valido per almento 6 mesi, che verrà timbrato all’ingresso. Per entrare nel Regno Unito come turista non c’è bisogno di fare domanda di visto prima di viaggiare, il timbro alla frontiera sarà l’unica formalità per essere ammessi.

Però attenzione: i turisti possono restare in UK per un massimo di 6 mesi consecutivi durante i quali non possono lavorare o studiare, a meno che non si tratti di brevi corsi specificamente permessi, o accedere al servizio sanitario nazionale gratuito, se non per emergenza.

Inoltre, è possibile che alla frontiera vi venga chiesto il motivo della vostra visita. Se l’ufficiale di immigrazione ha dei dubbi circa il reale motivo del vostro viaggio, ed in base alle vostre risposte ritiene che siate venuti per svolgere un’attività non permessa – come ad esempio lavorare – potrebbero esserci seri problemi.

Infatti i border officers hanno il potere di trattenervi in aeroporto al fine di ottenere maggiori informazioni, e se non sono soddifatti che siete effettivamente venuti solo per una visita, potreste essere rimpatriati.

Un’esperienza del genere è tutt’altro che piacevole, per cui è importante avere le carte in regola prima di affrontare un viaggio.

Potrebbe avere problemi chi cerca di entrare in UK dopo che si è visto rifiutare il settled status, oppure chi non è in grado di spiegare chiaramente il motivo della propria visita.

Inoltre è spesso difficile stabilire quali siano le attività permesse. Ad esempio una persona che viaggia per affari (business visitor) può partecipare a riunioni e conferenze o tenere seminari, ma deve svolgere queste attività senza essere pagato; può negoziare contratti e partecipare a fiere ed eventi, ma solo per svolgere attività promozionali e non di vendita.

Allo stesso modo, è possibile ispezionare locali o discutere un progetto con un cliente in UK, ma non si può iniziare a lavorare su tale progetto finchè non lascia il Paese.

E’ quindi importante essere preparati a rispondere con chiarezza ad eventuali domande al momento dell’arrivo, e non farsi prendere dal panico. In caso di dubbi, consultate le Immigration Rules sul sito gov.uk (qui il link) per capire quali attività siano effettivamente permesse.


L’autrice di questo articolo è Gabriella Bettiga director di MGBe Legal. Per contattarla gabriella@mgbelegal.com

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