La scorsa settimana è stata indimenticabile per un giovane ragazzo italiano. Nato nel 1999 a Porto Santo Stefano, in provincia di Grosseto, Riccardo Loffredo è infatti partito per l’Inghilterra per fare un provino di una settimana con una squadra inglese, il Middlesbrough. Giovane promessa degli Juniores Nazionali della squadra della sua città, ripartita dalla Serie D dopo la mancata iscrizione alla Lega Pro nel 2015, l’attaccante è già nel giro delle nazionali giovanili e ha avuto questa grande occasione per “assaporare”, seppur temporaneamente, il calcio inglese. «Il mio attaccante preferito è Mandžuki?», confessa Loffredo elogiando il centravanti della Juventus nonché suo idolo, «un combattente vero».
Tutto è iniziato in un giovedì di ottobre, mentre Loffredo si allenava con la prima squadra nella più classica delle partite in “famiglia”. Due procuratori, presenti durante l’allenamento, adocchiarono il ragazzo e gli proposero un provino. «Mi dissero subito che mi avrebbero fatto fare una prova in Inghilterra e così accettai», ricorda il giovane attaccante. «È stata la mia prima volta fuori dall’Italia, non avevo mai viaggiato in aereo», ammette il ragazzo. Giunto a Middlesbrough, la prima tappa è stata il centro sportivo della squadra Under 18, con la quale l’attaccante si sarebbe dovuto allenare. «Appena sono entrato sono rimasto a bocca aperta, non avevo mai visto una cosa del genere». Il ragazzo, abituato ai centri sportivi della Lega Nazionale Dilettanti, è rimasto colpito dalle strutture a disposizione dei giocatori: «Hanno un sacco di campi, tutti perfetti, c’era una palestra abbastanza grande ed una scuola dove studiano i ragazzi». «Sembrava di vivere un sogno», esclama Loffredo.
Ma questa non è stata l’unica differenza che ha notato: anche l’intensità degli allenamenti era differente. «Andavano il triplo rispetto al calcio italiano», ammette, «erano veloci, facevano triangolazioni nello stretto e tutto di prima». «Mi sono divertito molto segnando anche qualche goal per fortuna», chiosa orgogliosamente il giovane attaccante, colpito anche dall’affluenza del pubblico. Infatti, nel weekend è stato accompagnato dalla società a vedere i ragazzi dell’Under 21 del Middlesbrough affrontare i pari età del Manchester United. «Era seguita da un sacco di gente, cosa rara in Italia per una squadra giovanile», aggiunge il ragazzo.
La società inglese non è nuova a giocatori italiani. Durante il girone d’andata della Championship ce ne sono stati addirittura due tra le fila del Middlesbrough: Diego Fabbrini e Michael Agazzi, rispettivamente fantasista offensivo trasferitosi da poco al Birmingham e portiere di riserva, che ha accolto il suo giovane connazionale durante questa settimana di provino. «Agazzi mi ha stupito e non mi aspettavo un’accoglienza così», spiega Loffredo, «parlavamo spesso della città e del calcio inglese». L’ex portiere del Milan non ha ancora avuto l’occasione di scendere in campo da parte del suo tecnico Aitor Karanka, con un bottino fermo ancora a tre convocazioni in Championship, una in FA Cup e due in League Cup. «Penso si trovi bene in Inghilterra», afferma il ragazzo, «secondo me avrà la sua occasione e la sfrutterà perché è un professionista serio».
Tornato sabato, il giovane attaccante non ha avuto neanche il tempo di riposarsi, subito convocato nella nazionale italiana Under 17 della LND, la Lega Nazionale Dilettanti. Una convocazione prestigiosa, per il Torneo Beppe Viola in programma in Trentino in questi giorni, al quale partecipano anche i pari età di Milan, Juventus e Verona. «Non so cosa voglia fare la società», ammette Loffredo circa il suo futuro, «ma adesso penso solo ad andare bene con la nazionale e con il Grosseto».
Il confine tra il successo ed il fallimento è sempre molto sottile, specialmente in un mondo “fragile” come quello del calcio. La colonia italiana nel calcio inglese è in continua crescita. Sognare non costa nulla.
Matteo Calautti
Londra, 09/03/2016
Foto: Riccardo Loffredo e Michael Agazzi (fonte: pagina Facebook ufficiale della FC Grosseto Academy)