Ogni anno a Londra 210 persone perdono la vita in incidenti stradali. Un numero elevatissimo ma non così impressionante se messo a confronto con quanti muoiono prematuramente di patologie contratte per via dell’aria inquinata che si respira lungo le strade della città. Una statistica parla addirittura di 9400 decessi prematuri dovuti alla intossicazione quotidiana prodotta dal traffico.
Un’emergenza contro cui il governo ha cominciato a muoversi, ma che secondo molti non viene presa sul serio come si dovrebbe. Per questo James Crosby e Will Cottam, creativi dell’agenzia di pubblicità McCann di Londra, hanno deciso di lanciare un progetto per risvegliare la gente dal torpore, senza però passare per i classici cartelloni, messaggi via social media o video.
Il protagonista di questa campagna di sensibilizzazione, promossa in collaborazione con BreezoMeter (che registra in tempo reale la qualità dell’aria) è un orsacchiotto dall’aria dolce, che nasconde un cuore elettronico. Prodotto con stampante 3D, attrezzato con tecnologie d’avanguardia, il peluche registra i livelli di inquinamento e segnala quando sono superiori al limite di legge. Come? Tossendo, come fanno spesso anche le vittime di questo killer silenzioso.
In ossequio a una scelta ironica, l’orsacchiotto si chiama Toxic Toby. Viene sistemato su lampioni o semafori nelle zone più a rischio della città, con un mazzo di fiori vicino, come fosse un memorial per qualcuno morto nell’area. Un’immagine piuttosto comune per chi passa a piedi. Solo che Toxic Teddy registra i dati di inquinamento e ogni volta che il livello supera la soglia di legge compie due azioni: da un lato tossisce e spaventa – a vario titolo – i passanti, dall’altro invia alla centrale di BreezoMeter i dati raccolti e lancia un tweet rivolto principalmente ai parlamentari della zona e ai residenti, in cui suggerisce che bisogna intervenire.
Così, grazie a questo tenere orsacchiotto, che alza anche gli occhi e muove la testa, la gente si accorge che nell’aria c’è un nemico invisibile ma tutt’altro che innocuo e riflette sul rischio a cui si sta esponendo e sul fatto che nessuno agisce per contrastarlo.
Fino ad ora Toxic Teddy ha tenuto d’occhio la situazione a Marylebone Road e a Brixton Road, ma in realtà il progetto è quello di portarlo a spasso per tutta Londra. Utilizzando le capacità tecnologiche e il potere di coinvolgimento sentimentale dell’orsacchiotto, i creativi di McCann si augurano di smuovere le coscienze dei cittadini e dei politici locali.
Secondo Ran Korber, amministratore e cofondatore di BreezoMeter, ci sono infatti due modi di intervenire contro l’inquinamento: da un lato vanno ridotte le emissioni con provvedimenti amministrativi o di legge; dall’altro occorre risvegliare in ognuno la consapevolezza che le nostre azioni hanno delle conseguenze sulla vita quotidiana e sull’ambiente, spingendo tutti ad assumere comportamenti virtuosi.
Quindi lasciare l’auto in garage e usare forme alternative di trasporto, ridurre la nostra impronta di carbonio sulla terra e scegliere di stare all’aria aperta nelle zone e nelle ore meno pericolose. Imparando ad interpretare i colpi di tosse di Toxic Teddy, per sfuggire dalle strade che spesso sono delle camere a gas senza che uno abbia la possibilità di rendersene conto.
Articolo realizzato con il supporto di Green Network Energy – la prima azienda italiana di energia nel Regno Unito