Irriverenti al punto giusto, tanto da far storcere il naso ai responsabili della sicurezza, quasi tutti inglesi, durante il loro concerto all’O2 Shepherd’s Bush di Londra. Capita, quando su un palco in terra straniera ci sono Elio e le Storie Tese, tra abbigliamento Italia-del-sud-anni-70 e personaggi alla Mangoni, interazioni col pubblico dove la parola centrale era quasi sempre “caz..”, ormai riconosciuta a livello internazionale, e la capacità musicale di passare da un tempo ad un altro, da un genere all’altro, privilegio dei grandi artisti internazionali.

“Ci sono, o ci fanno!?”, avranno pensato quelli della sicurezza alle prese con un concerto italo-trash, su un palco che ha visto esibirsi artisti come Amy Winehouse, Prince, Elton John, Pearl Jam e Rolling Stones, tanto per citarne alcuni. Capita, come anticipato, quando hai a che fare con Elio e le Storie Tese e la loro bravura di unire testi trash a una esecuzione musicale unica, frutto delle qualità dei singoli componenti e del loro “direttore” Elio.
A Londra hanno dato seguito alla loro prima tournée europea in carriera in un evento organizzato “TIJ events”. “Ci abbiamo messo un po’ perché la timidezza ha sempre avuto la meglio”, ha detto Elio, il primo a salire sul palco di fronte a quasi duemila persone presentandosi come “Il migliore gruppo del mondo!” e nelle vesti di Pasquale Ametrano, l’emigrante italiano per eccellenza, portato al successo da Carlo Verdone.
E poi via via ecco arrivare tutti gli altri timidi della band, per dare vita a un concerto in cui la demenzialità ha raggiunto il suo più alto livello artistico, attraverso “Lo stato A, lo stato b”, “John Holmes (una vita per il cinema)”, “Mio cuggino”, “Cani e padroni di cani”, Discomusic”, “Come gli Area”, “Milza”, “Ritmo Sbilenco”, “Psichedelia”, “Il rock and roll”, “Supergiovane”, “Parco Sempione” ed altro ancora.
Quasi due ore di musica sunto di quarant’anni di carriera di Elio e le Storie Tese durante le quali, ovviamente, era impossibile proporre tutti i successi che hanno portato alla ribalta il gruppo. L’importante, però, che dopo tutto questo tempo gli Elio siano riuscito a superare la timidezza e a dare vita alla loro prima tournée europea. Ora, più che mai, dato che l’Europa aveva davvero bisogno di un po’ di sana demenzialità artistica Italian made per sciacquare via dubbi, paure e incertezze sul proprio futuro.
(Foto di Luca Viola, qui l’intera photogallery)