Brexit, la Corte Suprema di Londra dà torto alla May: “Voto finale al Parlamento”

Il Primo Ministro incassa due sconfitte, la prima da parte dell'Alta Corte. Tutto partì con il ricorso ad ottobre dell'imprenditrice Gina Miller

Brexit, la Corte Suprema di Londra dà torto alla May: “Voto finale al Parlamento”

 

Sarà il Parlamento britannico ad esprimersi in via definitiva sull’ormai celebre Articolo 50, e non più il Governo. Lo ha decretato la Corte suprema di Londra questa mattina attraverso un verdetto che conferma quanto aveva già deciso in primo grado l’Alta Corte. Doppia sconfitta per la May che aveva presentato ricorso invocando proprio il diritto ad attivare l’articolo 50 d’autorità, nel rispetto della volontà popolare.

L’articolo 50 del trattato di Lisbona, quello che legifera le modalità di uscita dall’Unione Europea e che non è stato mai utilizzato finora, potrà dunque essere applicato solo con l’approvazione di Westminster, in quanto il referendum di giugno sulla Brexit aveva un valore puramente consultivo.

Tutto, ricordiamo, partì dall’imprenditrice Gina Miller, definita la Davide britannica che ad ottobre scorso presentò il ricorso contro il Governo Golia scatenando di fatto una guerra politica contro la Brexit. Prima l’Alta Corte, ora la Corte Suprema, le hanno dato ragione.

La parola quindi passa ora al Parlamento che dovrà confermare, o meno, quanto la maggioranza del popolo britannico decise nel fatidico referendum del 23 giugno: lasciare l’Unione Europea.